I vantaggi delle certificazioni alimentari

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Per le aziende più ambiziose che vogliono distinguersi sul mercato, le certificazioni alimentari rappresentano una tappa obbligata. Sono su base volontaria ma necessarie per aprirsi a nuovi mercati. I vantaggi delle certificazioni alimentari equivalgono agli obiettivi di standard come ISO 22000, FSSC 22000, BRC e IFS, SQF e Global Gap richiesti dalla GDO e dai mercati internazionali.

Come ci spiega Federico Pucci di Sistemi & Consulenze, realtà che eroga servizi di consulenza, formazione ed audit a livello nazionale nelle organizzazioni, la certificazione alimentare è diventata un pre requisito fondamentale per la filiera alimentare.

Le principali certificazioni alimentari garantiscono sicurezza, legalità e qualità delle materie prime, dei prodotti e dei processi, degli imballaggi, conformità alle normative vigenti, rispetto dei requisiti internazionali.

Tutela dei consumatori dalle frodi alimentari, food defense, sostenibilità ambientale, controllo e tracciabilità lungo tutta la filiera. Gli standard essenziali per la certificazione alimentare aiutano le organizzazioni a dotarsi di sistemi organizzativi e gestionali efficaci.

Per ottenere una certificazione alimentare, bisogna innanzitutto implementare i requisiti richiesti, dotare l’azienda di una struttura organizzativa e di un sistema di gestione ad hoc. In seguito, l’azienda dovrà rivolgersi ad un ente terzo accreditato.

Scopriamo tutti i vantaggi della certificazione alimentare.

Certificazioni alimentari: principali standard internazionali

Prima di analizzare tutti i vantaggi delle certificazioni alimentari, chiediamoci quali sono gli standard internazionali più importanti per un’azienda alimentare ed a cosa servono.

Eccoli, di seguito:

  • ISO 22000, la norma rivolta ai produttori di alimenti e mangimi, imprese di logistica, distributori, industrie di trasformazione o produttori di impianti alimentari. Stabilisce i requisiti di sicurezza di aziende che operano nella filiera alimentare, garantisce conformità alle leggi vigenti ed alimenti sicuri. La norma ISO 22005 definisce i requisiti essenziali per un efficace sistema di tracciabilità lungo l’intera catena alimentare;
  • ISO 22005, la norma di certificazione che si occupa di definire i requisiti delle filiere alimentari;
  • FSSC 22000, finalizzato a realizzare un efficiente sistema di gestione per la sicurezza alimentare. E’ pensato per aziende produttrici, di logistica, stoccaggio e brokeraggio;
  • BRC e IFS, standard rigidi che prevedono  l’analisi dei rischi garantendo un elevato livello di sicurezza, legalità e qualità dei prodotti alimentari. Sono richiesti ai produttori che operano con catene di distribuzione al dettaglio in Europa e nel mondo;
  • GlobalGAP, standard internazionale che consente di implementare le buone pratiche nel settore agricolo, negli allevamenti zootecnici e ittici. Garantisce prodotti sicuri, responsabilità sociale ed etica, sostenibilità ambientale, sicurezza sul lavoro;
  • Certificazioni trasversali, tutta una serie di standard che spesso hanno come base la certificazione Global Gap e ISO 22005 che contemplano nei loro requisiti non solo la sicurezza, qualità e legalità alimentare, ma anche la sostenibilità ambientale e socio economica. Per esempio gli standard Friend Of The Sea, MSC, ASC, nell’ambito ittico, Friend of The Heart, agricolo e FSC nella filiera del legname;
  • SQF, certificazione che attesta un alto grado di sicurezza e qualità nel rispetto degli standard ISO 9001, HACCP, Codex Alimentarius e NACMCF;
  • Certificazioni di prodotto, norme, standard e regolamenti che definiscono specificità del prodotto, un esempio sono le certificazioni Kosher ed Halal, sui dettami religiosi ebraici e musulmani, le certificazioni biologiche e biodinamiche, gluten free, lactosio free, vegan, no OGM, ecc;
  • Marchi collettivi, IGP. IGT, DOC, DOP, SGT, varchi collettivi di produzione riconosciuti dalla comunità europea che definiscono specifiche modalità ed aree di produzione per i prodotti.

Gran parte delle norme e standard visti sopra sono adottabili non solo dai produttori di alimenti, ma anche dalle organizzazioni produttrici di materiali per il confezionamento e contatto alimentare, servizi di stoccaggio e logistica, attività di brokeraggio.

Certificazione alimentare: volontaria ma essenziale

L’importanza delle certificazioni alimentari per le organizzazioni del settore è innegabile. E’ un passo rivolto verso un futuro migliore.

Considerando la sempre maggiore attenzione dei clienti per la qualità e la sicurezza delle aziende agroalimentari, una certificazione di qualità rappresenta un biglietto da visita inevitabile, fondamentale per dimostrare il rispetto degli standard di qualità, sicurezza, legalità, trasparenza, sostenibilità, per migliorare l’immagine e la reputazione, accrescere la competitività ed affermare il proprio business.

Pur trattandosi di certificazioni su base volontaria, rappresentano un passaggio necessario per le aziende intenzionate a crescere.

I vantaggi delle certificazioni alimentari per l’azienda

Illustriamo, di seguito, tutti i vantaggi delle certificazioni alimentari:

  • controllo della conformità e del rispetto delle normative vigenti in ambito alimentare;
  • armonizzazione di tutti i requisiti applicabili a livello mondiale;
  • riconoscimento internazionale della qualità;
  • trasparenza, possibilità di comunicare subito alla GDO, agli stakeholders ed ai mercati internazionali la conformità, legalità, sicurezza e qualità dei prodotti;
  • monitoraggio dei processi aziendali con il coinvolgimento dei dipendenti nel processo, il che permette di prevenire errori e di aumentare l’efficienza;
  • capacità di gestire eventuali rischi ed emergenze in ambito alimentare intervenendo prontamente con azioni correttive;
  • miglioramento dell’immagine, reputazione, credibilità, trasparenza e sostenibilità del brand;
  • aumento della soddisfazione dei clienti e tutela dalle frodi alimentari, il che significa fidelizzazione e possibilità di acquisire nuovi clienti grazie alla fiducia sul mercato;
  • procedure di gestione semplificate, snellimento dei processi, maggiore flessibilità organizzativa ed efficienza produttiva;
  • possibilità di evitare sovrapposizioni, minimizzare lo spreco alimentare, rilevare in anticipo eventuali errori, ridurre i rischi di ritiri, richiami e rilavorazioni con conseguente risparmio di tempo e costi;
  • promozione delle migliori pratiche all’interno dell’azienda che assicura e protegge l’intera catena di approvvigionamento;
  • possibilità di distinguersi dalla concorrenza e di conquistare nuovi mercati internazionali;
  • costante miglioramento dell’efficienza produttiva e delle performance alimentari.