
Una delle principali conquiste di civiltà del mondo contemporaneo è sicuramente legata a una maggiore consapevolezza riguardo lo stato di salute del pianeta. Il nostro stile di vita comporta consumi continui e questi si traducono in rifiuti, che devono essere gestiti in modo virtuoso.

È infatti dimostrato quanto siano nocive alla salute di tutti le sostanze chimiche rilasciate dalle discariche ed è finalmente chiaro alla maggioranza dei cittadini quanto sia importante lavorare tutti i giorni in termini di riciclaggio.
Ridurre l’inquinamento significa, infatti, migliorare sia le personali condizioni di vita che, soprattutto, quelle delle generazioni a venire: valorizzare i rifiuti significa, dunque, creare i presupposti per un futuro migliore.
Da questo punto di vista, l’inquinamento causato dall’accumulo di plastica è senza ombra di dubbio uno dei fenomeni che più necessitano di essere arginati: la plastica viene infatti utilizzata in larghissima scala all’interno di migliaia di filiere produttive e, se smaltita in modo scorretto, può continuare a inquinare l’ambiente per centinaia di anni.
Il riciclaggio di materie plastiche nell’industria
All’interno dell’ambito industriale, uno dei settori in cui attualmente viene maggiormente effettuato il recupero di materie plastiche è quello tessile.
In questo contesto, i laboratori possono affidarsi a delle apposite aziende che hanno deciso di investire sul riciclaggio di cascami. È il caso, ad esempio, di Pistoni, una srl situata nella provincia di Mantova, più precisamente nel comune di Castel Goffredo.
Un’azienda che, a stretto contatto con il tessuto industriale della zona, ha imparato a valorizzare tutti gli scarti che provengono quotidianamente da attività quali calzifici, laboratori o tessiture.
Il riciclo di cui si occupa questa realtà coinvolge qualsiasi tipo di rifiuto tessile (e non solo), compresi quelli di fibre naturali e sintetiche. Per quel che riguarda nello specifico le materie plastiche, l’attenzione è rivolta per esempio a poliestere e polistirolo, ma anche a polietilene e ABS.
Il tutto è reso possibile da un accurato lavoro di selezione precedente di tutti i materiali coinvolti nella filiera: le fibre tessili vengono imballate grazie all’uso di una pressa idraulica, mentre i materiali plastici vengono direttamente triturati con un macchinario chiamato granulatore.
Queste e altre operazioni permettono di destinare nuova materia prima secondaria a diversi mercati: da quello della filatura e della fusione, passando per quello della sfilacciatura e dello stampaggio, fino a quello della garnettatura e tanti altri.
L’esempio di Pistoni e dei suoi 10.000 metri quadri di attività dimostra ancora una volta quanto il riciclo possa essere un’opportunitàda tanti diversi punti di vista: è infatti possibile sviluppare guadagno avendo al tempo stesso a cuore la salute e il benessere di tutti.
I vantaggi di recuperare materie plastiche
Il recupero di materie plastiche comporta anche una serie di vantaggi concreti e immediati. Ragionando in termini di nazione, basti sapere che nel nostro paese il reimpiego di 3 milioni di tonnellate di imballaggiha permesso di recuperare una cifra che sfiora i 668 milioni di euro.
Un traguardo reso possibile da investimenti programmati sulle tecnologie di ricicloe, più in generale, da un’economia circolare che prova a rigenerarsi automaticamente, giorno dopo giorno.
Il riciclo della plastica conviene anche ai singoli comuni e addirittura ai singoli cittadini: una gestione sostenibile dei rifiuti, attuabile ad esempio grazie alla raccolta differenziata, permette alle amministrazioni di usufruire di importanti contributi economici, erogati per ogni tonnellata di rifiuti differenziati che viene racconta.
Dal punto di vista delle materie plastiche, si parla di circa 250 euro di benefit per tonnellata, che si tradurranno in servizi per il cittadino. Ma non solo, visto che anche la singola utenza può usufruire sia di riduzioni che di bonus fiscali, nel momento in cui si impegna a riciclare attivamente, magari anche solo bottiglie di plastica all’interno di eco-compattatori.
Il riciclo di plastica, dunque, deve coinvolgere ogni possibile declinazione del materiale e far attivare tanto i singoli cittadini, quanto le realtà pubbliche e industriali, così da determinare benefici sempre maggiori sia per la società che per l’ambiente.